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Come trasferire una siepe o un cespuglio

Una siepe ben posizionata può creare un confine molto utile attorno al vostro giardino. Talvolta, per sfruttare al meglio il vostro giardino, potreste avere tuttavia la necessità di trasferire la vostra siepe in un altro punto. Questa operazione si chiama "trapianto". Poiché molte siepi sono costituite da un insieme di più piante, trasferire una siepe può risultare un compito alquanto difficile. Per evitare che sia così e riuscire a spostare agevolmente la vostra siepe, non dovrete far altro che seguire i consigli riportati di seguito.
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Scelta della sede

La prima cosa da decidere è dove andrà ubicata la siepe. Le condizioni della nuova sede dovrebbero essere possibilmente identiche a quelle della vecchia. Se le sue nuove condizioni di vita sono drasticamente diverse, la siepe potrebbe faticare ad attecchire nel nuovo ambiente e richiedere quindi maggiori cure.

Nel valutare la sede presente e futura della siepe, dovete tenere conto di vari elementi. Ad esempio, se la siepe si trova attualmente in una zona ombreggiata, la nuova sede maggiormente compatibile sarà un punto altrettanto ombreggiato. Dovete inoltre considerare le piante circostanti presenti nel nuovo sito, in quanto alcune richiedono più acqua di altre, con la conseguenza che la siepe potrebbe ritrovarsi con una quantità d'acqua eccessiva o, al contrario, insufficiente.

Il tempo è tutto

Scegliere il momento dell'anno giusto è fondamentale quando si deve spostare una siepe. I periodi migliori sono la fine dell'autunno e l'inizio della primavera.

Tuttavia non esiste una regola ferrea sul mese migliore dell'anno per il grande passo, in quanto dipende dalle singole condizioni specifiche. Cercate di scegliere un momento in cui il terreno sia tiepido e fruibile. Se è troppo freddo, risulterà infatti troppo difficile da lavorare. Un terreno tiepido permette inoltre alle radici di attecchire rapidamente.

I trapianti autunnali vi consentiranno poi di sfruttare le piogge, che manterranno la siepe ben innaffiata. In questo periodo dell'anno la siepe richiede inoltre un minor apporto di acqua e nutrienti, per cui è meno probabile che soffra per il trapianto.

Vi raccomandiamo inoltre di eseguire il lavoro in una giornata calma e priva di vento. Dopo tutto lo sforzo compiuto, l'ultima cosa che vorrete sarà infatti scoprire che il terreno si è completamente seccato poco dopo a causa del vento. Dovete assicurarvi che l'acqua raggiunga immediatamente le radici non appena rimessa a dimora la siepe, evitando quindi se possibile ogni altro rischio.

Il tempo di fatto necessario dalla fase di scavo al completamento del lavoro dipende dallo sforzo che decidete di metterci, ma considerate di doverci dedicare qualche ora buona.

Preparazione per il grande passo

La preparazione necessaria prima del grande passo rappresenta la parte più importante del processo. Questa comoda guida passo-passo vi aiuterà a garantire di offrire alla siepe le maggiori probabilità di sopravvivenza possibili.

  1. Dovete scavare un buco nel punto in cui volete ricollocare la siepe largo all'incirca il doppio dell'apparato radicale e sufficientemente profondo da contenere le radici della siepe allo stesso livello in cui si trovavano prima. Potete farvi una buona idea delle dimensioni dell'apparato radicale, costituito dalle radici e dalla relativa zolla annessa, con qualche piccola prospezione attorno alla siepe, facendo tuttavia attenzione a non rovinare le radici.

  2. In fase di scavo, dovete assicurarvi che, nella sua nuova sede, la siepe non si trovi ad una profondità maggiore di quella che aveva prima. Il più delle volte sul fusto della pianta sarà presente un segno del livello del terreno che potrete utilizzare come guida. Vi raccomandiamo assolutamente di scavare il buco prima di estrarre la siepe, in quanto tanto più a lungo le radici rimangono fuori terra, tanto maggiori saranno le probabilità che il trapianto fallisca poiché le radici possono seccarsi se lasciate all'aria aperta per troppo tempo.

  3. Prima iniziate a scavare il buco meglio è ai fini di un risultato efficace. Preparare presto la base permetterà infatti al terreno di arearsi per accogliere al meglio la nuova siepe. Nel caso abbiate la tentazione di frantumare il terreno sul fondo del buco in cui andranno le radici, evitate di farlo, in quanto altrimenti la siepe potrebbe affondare con un conseguente maggior rischio di marcire.

  4. Una volta scavato un buco delle dimensioni appropriate, vi raccomandiamo di bagnarlo a fondo. Riempite il buco di acqua e lasciatela prosciugare. In questo modo, una volta trapiantata, la siepe avrà un'ampia riserva d'acqua a cui attingere. È bene aggiungere anche uno strato fresco di compost affinché il suolo disponga di nutrienti sufficienti per favorire una prospera crescita della siepe nella sua nuova sede dopo il trapianto.

  5. In vista del trasferimento, dovete sfoltire la siepe eliminando le foglie morte o morenti. Poiché quando sposterete la siepe è probabile che ridurrete l'apparato radicale, dovete potare un po' di rami e foglie a titolo di compensazione. Infatti, se togliete qualcosa dal fondo, dovete togliere qualcosa anche dalla cima. Sebbene si possa eliminare anche qualsiasi parte legnosa secca, vi consigliamo di non sfoltire troppo la siepe, che può essere tranquillamente rimodellata una volta che ha attecchito nella sua nuova sede. Quindi andateci piano con le cesoie! Come regola generale, si consiglia di non tagliare più del 20% alla volta.

  6. Infine assicuratevi che la siepe venga abbondantemente innaffiata qualche giorno prima di estrarla dalla terra. Affinché sia nelle condizioni migliori per il grande passo, la siepe dovrà essere il più idratata possibile.

Giorno del trasferimento

Prima di estrarre la siepe dalla terra, dovete mettere in sicurezza i rami presenti. Legandoli insieme con una fune senza stringere, avrete a disposizione maggiore spazio per lavorare con la certezza che i rami non siano d'intralcio.

Se la siepe è costituita da un insieme di più piante, dovrete trasportarle una alla volta. Cercate di estrarle dalla terra con il maggior apparato radicale possibile. Più grande è l'apparato radicale, maggiori saranno infatti le probabilità che le radici riescano ad attecchire nella loro nuova sede. Un buon modo per iniziare è cominciare a scavare tutto intorno a una distanza di 0,5-1 m dalla base della pianta a seconda di quanto grande è. Questo vi permetterà di trovare presto le radici e farvi una buona idea delle dimensioni dell'apparato radicale, oltre che del suo probabile peso in modo da capire se vi serve aiuto per il trasporto.

L'obiettivo è mantenere l'apparato radicale il più intatto possibile, sebbene ciò non risulterà facile con le piante più grandi in cui sarà più difficile raggiungerlo. Se la pianta è grande, esso sarà poi in ogni caso troppo pesante da trasportare. Di conseguenza, se la pianta è avanti negli anni, è possibile che dobbiate tagliare qualche radice con un badile o delle cesoie. In tal caso, cercate di fare un taglio netto in modo da ridurre lo stress per la siepe. Ove possibile, cercate di agire con delicatezza e preservare quante più radici possibili.

Una volta estratta la pianta dalla terra, potete trasportarla facilmente utilizzando un telo. Quando rimettete a dimora la siepe, cercate di allargare le radici il più possibile, quindi riempite il buco con un mix di terriccio e compost fresco. Assicuratevi di compattare bene il terreno attorno alla pianta in modo da eliminare eventuali sacche d'aria. Le piante più grandi potrebbero richiedere alcuni paletti di supporto per stare dritte fino a che non attecchiscono. Ciò vale soprattutto se la siepe si trova in un punto ventoso.

Se anziché un buco avete scavato un fossato che possa ospitare più piante, cercate di mantenere queste ultime alla stessa distanza che avevano prima in modo da garantire una distribuzione uniforme delle radici lungo la siepe nel suo complesso. Una volta che le piante sono in posizione, potete aggiungere del materiale organico aggiuntivo, come del pacciame costituto da sfalci d'erba, per contribuire a fornire alla siepe le sostanze nutritive di cui ha bisogno.

Ma non è ancora finita!

Il trasferimento è molto stressante per la pianta, per cui dovete impegnarvi molto per mantenerla in salute una volta trapiantata con successo nella sua nuova sede. Anche se avete completato la parte più difficile, il lavoro non è ancora finito!

Dal momento in cui collocate la siepe nella sua nuova sede, dovrete assicurarvi che abbia sufficiente acqua. Se la vostra siepe è costituita da più piante, non aspettate di averle ricollocate tutte prima di annaffiare. Le radici della prima pianta altrimenti seccheranno molto rapidamente, per cui assicuratevi di non dimenticare questa operazione cruciale. Può volerci anche un anno intero prima che la vostra siepe abbia attecchito perfettamente, per cui, soprattutto nei secchi mesi estivi, annaffiarla spesso è fondamentale. Le siepi sempreverdi potrebbero necessitare di essere annaffiate anche d'inverno, a seconda di quando sono state piantate, ma bisogna prestare attenzione a che l'acqua non ghiacci.

Come ultimo passo, assicuratevi di pressare bene il terreno attorno alla siepe in modo da garantire che sia saldamente in posizione. L'ultima cosa che vorrete sarà infatti aver compiuto così tanti sforzi per spostare la siepe perché poi questa venga abbattuta dai forti venti.